Il Mandala della Galassia ci spinge ad immaginare quando immenso sia lo spazio infinito e importante o potente l'quilibrio che lo governa.
Acrilico su tela diametro 60 cm.
©with ❤️ by Flazio
Biografia artistica. Sandra Ghedi (che si firma sulle sue opere con lo pseudonimo Ghedi Alex) nasce di mercoledì nel 1957, il 4 Settembre, a Villa Carcina in Italia, provincia di Brescia. Si avvicina all’arte fin da bambina e incomincia a navigare tra i suoi colori dall’età di sei anni. Non cresce in famiglia ma viene educata in collegio dove la plasmano, fortificano e tracciano la rotta del suo carattere e della sua originalità.
Come artista ha passato un lungo periodo della sua vita a disegnare ritratti femminili con bellezza dai tratti somatici occidentali, utilizzando le matite colorate o matite colorate acquerellate su cartoncino di grammatura 360. Il gioco delle ombre nelle gradazioni dei colori rende le espressioni dei visi e delle pose particolarmente realistici. La scelta del soggetto, in accordo con la vita giovanile dell’artista, è sempre allegra, fresca o un poco sfrontata. Ha sperimentato su questi soggetti anche tecniche di china e pastello. Ha lavorato anche con disegni di animali soprattutto i beneamati cavalli nel periodo della sua vita nel quale praticava l'equitazione con le figlie e marito.
Successivamente, Sandra Ghedi artista ha commosso quelli che hanno visto le sue ragazze giapponesi in kimono, ragazze immerse nella familiarità e nella pace della loro esistenza (disegnando su grandi pannelli sulle pareti di casa); utilizzando in questo caso la tecnica del pennello e colori acrilici su pannelli rigidi di faesite preparati opportunamente col gesso per rendere il lavoro duraturo e inalterabile nel tempo.
Osa ancora di più nell’accostamento dei colori nei ritratti di donne africane coi turbanti, che splendono e incantano con la loro energia. Utilizza la tecnica dei colori acrilici ma esalta il puro acrilico iniziando la tecnica della stratificazione di colore cioè applicando i colori pazientemente goccia a goccia per creare l’effetto a rilievo, i colori sono accostati alla rinfusa con forme simmetriche che si susseguono in modo imprevedibile e variabilissimo, dipinte come in un caleidoscopio che ipnotizza l’impressione di chi lo osserva. Da segnalare che Sandra Ghedi è una pioniera di questa tecnica stratificata ma per lei disegnare, dipingere, sperimentare coi colori o con gli strumenti di disegno è una condizione dell’esistenza.
La sua ‘frontiera scomparsa’ è dell’anno 2010 quando entra in coma dopo una lunga e sfortunata serie di vicissitudini medico/ospedaliere. Purtuttavia non smette di sperare e tentare di creare arte. Dopo una lunga riabilitazione, dimostrando una resilienza eccezionale e sfidando i medici che le avevano dato pochi mesi di vita, rinasce a nuova vita artistica.
Una ‘nuova frontiera’ è per lei vivere e muoversi da disabile su una carrozzina, una sedia a rotelle, con problemi motori anche nel braccio sinistro. Ma la sua debolezza fisica è diventata un’opportunità con l’arte fluida: dove non arriva la forza della mano arriva la potenza dei colori che scivolano sulla tela non confusi ma sotto l’incredibile governo dato dall’esperienza di Sandra Ghedi, come i branchi di pesci nel mare che si muovono guidati da un istinto ancestrale. Si dedica anima e corpo alla fluid painting desiderosa di colmare il vuoto lasciato da un grave lutto in famiglia. Crea tantissime opere in arte fluida con varie declinazioni che vengono utilizzate anche per delle piccole esposizioni per il pubblico.
Più recentemente l'artista Sandra Ghedi quasi reclusa in casa dalle circostanze del mondo e dalla sua condizione fisica, varca la sua personalissima ‘frontiera del tempo’ materializzando su tele di lino la sua personale dimensione del giorno e della notte cioè creando dei mandala a goccia di colore, con pittura acrilica tradizionale, metallizzata e e punteruoli di misure diverse per distribuirla. Sempre con un gran sorriso e una particolare gioia di vivere.
Ghedi Alex
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